FILEJA
La pasta di cui si parla è quella ottenuta con il classico ferretto calabrese. Semplicissimi gli ingredienti: soltanto acqua e farina. La difficoltà sta tutta nell’impasto e nella lavorazione di questi sottili maccheroncini lunghi che per acquisire la loro tipica forma vanno lavorati attorno a un ferretto o, come si faceva un tempo, utilizzando gli steli più duri del grano. Il condimento perfetto? Come tradizione calabrese vuole, il sugo di capra.
Ingredienti
500 gr di farina, 300 ml di acqua tiepida
Preparazione:
Setacciare e disporre a fontana la farina sul piano di lavoro, incominciare a versare un po’ d’acqua nella cavità centrale e impastare poca farina per volta. Continuare a versare acqua e aggiungere farina. Incorporare sempre più farina raccogliendola dai bordi, se l’impasto è diventato appiccicoso, continuare a lavorarlo con le mani. Lavorare dall’esterno verso l’interno incorporando la farina sotto l’impasto, se l’impasto non raccoglie la farina completamente, aggiungere un pò d’acqua (un cucchiaio c.a.). Incorporare l’acqua con entrambi i pollici e raccogliere la restante farina continuando a impastare. Schiacciare la pasta separandola e rimettendola insieme. Alla fine l’impasto deve risultare liscio e compatto. A mano creare con la pasta diversi cordoncini di circa 2 cm, avvolgerli a spirale attorno a un ferretto o stelo di grano lungo circa 30 cm, fare una lieve pressione con le mani e sfilare la pasta. Stendere la fileja e lasciarla asciugare.Con questo stesso tipo di impasto si possono realizzare diversi tipi di pasta come per esempio i cavatelli, le orecchiette, la fregula
La pasta di cui si parla è quella ottenuta con il classico ferretto calabrese. Semplicissimi gli ingredienti: soltanto acqua e farina. La difficoltà sta tutta nell’impasto e nella lavorazione di questi sottili maccheroncini lunghi che per acquisire la loro tipica forma vanno lavorati attorno a un ferretto o, come si faceva un tempo, utilizzando gli steli più duri del grano. Il condimento perfetto? Come tradizione calabrese vuole, il sugo di capra.
Ingredienti
500 gr di farina, 300 ml di acqua tiepida
Preparazione:
Setacciare e disporre a fontana la farina sul piano di lavoro, incominciare a versare un po’ d’acqua nella cavità centrale e impastare poca farina per volta. Continuare a versare acqua e aggiungere farina. Incorporare sempre più farina raccogliendola dai bordi, se l’impasto è diventato appiccicoso, continuare a lavorarlo con le mani. Lavorare dall’esterno verso l’interno incorporando la farina sotto l’impasto, se l’impasto non raccoglie la farina completamente, aggiungere un pò d’acqua (un cucchiaio c.a.). Incorporare l’acqua con entrambi i pollici e raccogliere la restante farina continuando a impastare. Schiacciare la pasta separandola e rimettendola insieme. Alla fine l’impasto deve risultare liscio e compatto. A mano creare con la pasta diversi cordoncini di circa 2 cm, avvolgerli a spirale attorno a un ferretto o stelo di grano lungo circa 30 cm, fare una lieve pressione con le mani e sfilare la pasta. Stendere la fileja e lasciarla asciugare.Con questo stesso tipo di impasto si possono realizzare diversi tipi di pasta come per esempio i cavatelli, le orecchiette, la fregula
FILEJA ( Filea - Fileda - Filei)
Pasta fresca tradizionale calabrese fatta in casa -
la pasta tipica Fileja si produce in provincia di Vibo Valentia,
antica produzione familiare tradizionale di pasta fresca, che si tramanda di generazioni in generazioni, consumata in giornata quella fresca, in qualsiasi momento quella essiccata a lunga conservazione, utilizzata per la vendita in tutto il mondo, grazie ai numerosi turisti che hanno conosciuto questo prodotto tramite i ristoratori locali.
una pasta fresca preparata in casa e ricavata con un semplice composto di acqua e farina che viene lavorato a mano.
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina di grano duro tipo "squadremi" o "cappella", acqua, sale.
FORMA: Allungata a vite; - DIMENSIONI MEDIE: 8/10 cm; - PESO MEDIO: 15-20 gr.;
SAPORE: Tipico rustico; - ODORE: Di farina; - COLORE: Bianco-giallo.
Impasto manuale della farina con l'acqua e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo, su basi di legno (Madia) per circa 35 minuti;
- Filatura per ottenere un filo omogeneo di circa 0,5 cm. di diametro;
- Spezzatura del filo di pasta in pezzi di 20-30 cm. di lunghezza;
- Trafilatura: la particolare forma ricurva si ottiene tramite un bastoncino sottile di legno o ginestra essicata (dinaciulu, danaco o dinacolo) intorno al quale vengono arrotolate sottili strisce di impasto.
"i Fileja" si servono con sugo di pomodoro e con il locale "Pecorino del Monte Poro" grattuggiato. Per gli amanti del "piccantino" il tutto può essere insaporito e "infiammato" da un buon peperoncino piccante calabrese
Pasta fresca tradizionale calabrese fatta in casa -
la pasta tipica Fileja si produce in provincia di Vibo Valentia,
antica produzione familiare tradizionale di pasta fresca, che si tramanda di generazioni in generazioni, consumata in giornata quella fresca, in qualsiasi momento quella essiccata a lunga conservazione, utilizzata per la vendita in tutto il mondo, grazie ai numerosi turisti che hanno conosciuto questo prodotto tramite i ristoratori locali.
una pasta fresca preparata in casa e ricavata con un semplice composto di acqua e farina che viene lavorato a mano.
INGREDIENTI UTILIZZATI: Farina di grano duro tipo "squadremi" o "cappella", acqua, sale.
FORMA: Allungata a vite; - DIMENSIONI MEDIE: 8/10 cm; - PESO MEDIO: 15-20 gr.;
SAPORE: Tipico rustico; - ODORE: Di farina; - COLORE: Bianco-giallo.
Impasto manuale della farina con l'acqua e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo, su basi di legno (Madia) per circa 35 minuti;
- Filatura per ottenere un filo omogeneo di circa 0,5 cm. di diametro;
- Spezzatura del filo di pasta in pezzi di 20-30 cm. di lunghezza;
- Trafilatura: la particolare forma ricurva si ottiene tramite un bastoncino sottile di legno o ginestra essicata (dinaciulu, danaco o dinacolo) intorno al quale vengono arrotolate sottili strisce di impasto.
"i Fileja" si servono con sugo di pomodoro e con il locale "Pecorino del Monte Poro" grattuggiato. Per gli amanti del "piccantino" il tutto può essere insaporito e "infiammato" da un buon peperoncino piccante calabrese
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