Al centro dello splendido scenario del Golfo di Sant’Eufemia, nel territorio napitino, vi è una piccola grotta che offre al visitatore uno spettacolo unico nel suo genere. La chiesetta di Piedigrotta tra mito e leggenda è il primo monumento in Calabria per continuità e numero di presenze ogni anno, e già da ben 3 anni supera di molto i famosi Bronzi di Riace. Arte, religione, antropologia e cultura, un mix perfetto che ha permesso di rendere nel tempo
“A Madonneja” uno dei luoghi più belli e amati in tutto il mondo. Dalla statale 522, scendendo giù dalla scalinata in granito serrese ci si incammina per un sentiero che costeggia il meraviglioso Basso Tirreno. Lungo il breve tratto si possono ammirare le due sponde del Golfo ed una scogliera di tufo che non conosce eguali. La risacca del mare cristallino, accompagna il visitatore giù alla chiesetta, “preparandolo” allo scenario che solo questo posto sa offrire. Dalla continua e nuda roccia tufacea, si passa ad una serie di profondità, bene articolate e complesse, con vari gruppi di statue in tufo, affreschi e chiaroscuri, che creano all’interno della grotta atmosfere cangianti e mistiche, che variano in base all’inclinazione dei raggi solari che vi filtrano all’interno grazie a delle “finestre-aperture” che sembrano ben studiate dai bravissimi e devoti autori Angelo ed Alfonso Barone.