SANTA SEVERINA-CROTONE
Si ritiene sia stata fondata dall'antico popolo degli Enotri. Recentemente sulla collina della frazione Altilia è stato individuato un ampio insediamento archeologico di origine italica, tuttora al vaglio degli studiosi: qui la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria nel biennio 2006-2008 ha realizzato tre interventi di scavo. Anticamente nota come Siberene. Dopo essere stata un paese greco e romano fino al 1074 appartenne ai Bizantini. Fu successivamente governata dai Normanni e successivamente dagli Angioini e dai Borboni.
• Il Castello
Sottoposto dal 1991 al 1998 ad un accurato restauro, il castello è composto da un mastio quadrato con quattro torri cilindriche angolari e fiancheggiato da quattro bastioni sporgenti in corrispondenza delle torri, e domina la piazza del paese. La sua costruzione risale all'epoca della dominazione normanna (XI secolo) su una fortificazione preesistente di epoca romano - bizantina. Nel corso dei secoli e dei passaggi dalle varie famiglie regnanti, ha subito varie modifiche. si dice che l'area dove sorse il Castello rappresentasse l'acropoli dell'antica Siberene, come emerse da alcuni scavi condotti durante il restauro dove sono emersi materiali risalenti all'età greca, oltre che i resti di una chiesa bizantina e di una necropoli dello stesso periodo storico, e oggi visitabili nel museo ospitato nel castello
• Il Battistero
Costituisce l'unico battistero bizantino pervenuto ai nostri giorni ancora sostanzialmente integro. L'architettura di questo gioiello deriva dagli edifici a pianta centrale che trovano riferimento nel mausoleo di Santa Costanza a Roma. Il battistero bizantino ha, infatti, una forma circolare con quattro appendici, con affreschi risalenti al X-XII secolo
• La cattedrale
La cattedrale ha un impianto a croce latina a tre navate. Risalente al XIII secolo, anch'essa ha subito vari cambiamenti nel corso della sua storia, tant'è che dell'antica struttura è rimasto solo il portale, ma la più sostanziale è stata quella del XVII secolo.
• Il Monastero della Madonna della Calabria
Tra il 1100 ed il 1807 sorgeva nella frazione Altilia il santuario mariano di riferimento dell'intera regione Calabria. Sostenuto originariamente dai Normanni, era posto sotto la diretta tutela dell'imperatore Federico II di Svevia. Tra la metà del 1500 e gli esordi del 1600 abati commendatari del Monastero furono i Barracco. A Tiberio Barracco si deve la conservazione dei documenti d'archivio antichi di Calabromaria, fatti trascrivere nel 1581 presso pubblico notaio: una copia del manoscritto è custodita presso l'Archivio Storico di Napoli. Il complesso di Calabromaria fu trasformato in palazzo baronale all'inizio del XIX sec. Oggi è in fase di riscoperta.
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