STORIA

CALABRIA CITERIORE


Già in età medievale il territorio dell'attuale regione Calabria era diviso in due aree chiamate Calabria Citeriore (o Calabria latina) e Calabria Ulteriore (o Calabria greca). La divisione amministrativa si è tramandata fino all'Unità d'Italia.

Nel Regno delle Due Sicilie la provincia della Calabria Citeriore corrispondeva all'area più settentrionale della Calabria: confinava a Nord con la Basilicata, a oriente col Mar Ionio e ad occidente col Mar Tirreno, a Sud Calabria Ulteriore. Quest'ultimo confine veniva identificato a oriente dal fiume Neto e, ad occidente, dalla pianura di Decollatura. Il territorio della Calabria Citeriore corrispondeva grosso modo a quello dell'attuale provincia di Cosenza. Il dialetto calabrese parlato nella Calabria Citeriore è simile ad altri dialetti meridionali quali il napoletano e si differenzia ampiamente dal calabrese parlato nella parte "Ulteriore"; è infatti assente e sconosciuto il passato remoto nella coniugazione vernacolare dei verbi. I dialetti della Calabria Ulteriore manifestano, secondo l'opinione di Gerhard Rohlfs fenomeni riflessi di una lunga bilinguità greco-latina.

Curiosità

Nel calabrese settentrionale il passato prossimo [Es.haju pigliatu o signu jutu; letteralmente "ho preso" e "sono andato"] è la forma comune, specialmente nella Provincia di Cosenza. Il passato remoto "pigghiai" (presi) o "ivi" (andai) - quest'ultimo di chiara derivazione latina (cfr. perfetto latino) - è invece la forma dominante nella parte centro-meridionale della Calabria che corrisponde appunto alla Calabria Ulteriore.

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