LUOGHI DA VISITARE

MONTALTO

Quella di Montalto, è una delle vette più elevate della Calabria e dell'intero Appennino meridionale. Arriva a toccare i 1.955 metri sul livello del mare.
Il fascino dell'escursione a Montalto è arricchito dalla presenza, sulla sua sommità, del bronzo della statua del Redentore e da quello della Rosa dei Venti.
Il sentiero si snoda prevalentemente in salita, immerso tra faggete e abetaie, e offre all'escursionista scorci panoramici unici al mondo.

Con un solo sguardo, infatti, si possono osservarei fumi di tre vulcani: Etna, Vulcano e Stromboli.

Per celebrare l'Anno Santo 1900 nacque l'idea di realizzare venti monumenti dedicati al Redentore su altrettante montagne d'Italia e Montalto fu una delle località prescelte. La statua del Redentore, che si ergeva su una base marmorea alta oltre dieci metri, con il trascorrere degli anni fu danneggiata dalle intemperie e dal 1937 in poi è stata ricostruita per ben due volte.
Dal 20 agosto 1994, a pochi metri dalla statua del Redentore, c'è anche una rosa dei venti in fusione di bronzo sistemata su un monoblocco di pietra di Lazzaro. Strumento di orientamento per gli escursionisti e gli appasionati di montagna, la rosa dei venti vuole anche essere il simbolo della ricerca, della ragione, della tolleranza e della fratellanza.

Montalto, con i suoi panorami, col suo silenzio, con i suoi simboli è dunque meta privilegiata dagli escursionisti ed importante crocevia per chi percorre a piedi l'Aspromonte.
Da Montalto parte il Sentiero Italia che, in cinque tappe, conduce l'escursionista a Polsi, al Lago Costantino, a San Luca, a Pietra Cappa ed a Zervò dove si raccorda con il Sentiero del Brigante. Da Montalto parte anche il sentiero che scende a Gambarie, sede del Parco Nazionale dell'Aspromonte, per raccordarsi con il Sentiero del Brigante e gli itinerari del comprensorio. Nei pressi di Montalto passa il sentiero Bova-Delianuova. A Montalto, infine, conduce l'itinerario che parte da Samo, nel versante orientale dell'Aspromonte.
Montalto è caratteristico per i fantastici panorami: sorge infatti, seppur ad altissima quota, molto vicino a tre mari: il Tirreno, lo Jonio e lo Stretto.
Per gran parte dell'anno, Montalto è sommerso dalla neve che solitamente è presente al suolo già a partire dal mese di ottobre e quasi sempre fino a giugno inoltrato.

L'emozione della "conquista" della vetta dopo l'arrampicata sù per il sentiero, è proprio data dai brividi trasmessi dallo sguardo del Cristo Redentore.
Fantastica perla di una Regione la cui realtà naturalistica montanara è troppo spesso dimenticata.

Autore Beppe Caridi






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