U PECURINU ( il pecorino)

I Formaggi rappresentano la storia dei pastori Calabresi, una vera e propria passione. Il pecorino è un tipico prodotto calabrese. E' un formaggio che si ottiene dalla lavorazione del latte di pecora lacrosta è molle e rigata di colore crema, la pasta è compatta leggermente occhiata, il sapore è delicato.

Spiccano i classici Latticini e Pecorino Calabrese del Monte Poro.
Il famoso Pecorino del Monte Poro, si presume che risale a partire dal 1500.
 I Pascoli del Monte Poro liberi ed incontaminati da fonti d'inquinamento industriali,  sono rigogliosi di foraggio, di vegetazione spontanea, spesso le mandrie o i greggi circolano liberamente cibandosi di vegetazione aromatica e genuina.
 Il Pecorino di Monte Poro ha forma appiattita e tonda ed ha forma più piccola degli altri formaggi simili calabresi, è un formaggio preggevole, preparato con latte intero di pecora, ricco di sali minerali e di proprietà nutrizionali.I Formaggii del Monte Poro vengono prodotti Stagionalmente a livello locale, sia le tecniche della lavorazione del latte che tutta la filiera rispettano la tradizione artigianale, anche la stagionatura avviene naturalmente, ha durata variabile, le forme sono poste in locali freschi su ripiani di legno a temperatura ambiente. Ogni anno in Agosto in questa zona si celebra la Sagra del Formaggio offrendo così ai turisti l'occasione per assaggiare questo magnifico prodotto tipico.

Legame col territorio: l’allevamento ovino sulle pendici di questo monte è antichissimo e antichissima la produzione di formaggi pecorini. Le caratteristiche organolettiche di questo formaggio traggono origine dalle essenze del comprensorio del Monte Poro - Capo Vaticano, dalle razze locali ovi-caprine. Proprio per la spiccata tipicità, ha suscitato interesse e numerosi apprezzamenti nelle numerose fiere ed esposizioni nazionali e internazionali.

Descrizione del prodotto: Gia' inserito all’interno dell’elenco delle produzioni tradizionali della Calabria, il pecorino di Monte Poro rappresenta oggi uno dei formaggi piu' richiesti dell’intero territorio regionale. Formaggio, che si distinge per il suo sapore, considerato tra i migliori pecorini nel Sud Italia. Ha una forma cilindrica, la crosta è sottile e gialla la fresca, dura, rugosa, di colore giallo oro tendente al rossiccio la stagionata; il sapore è dolce il fresco, intensamente aromatico e leggermente piccante lo stagionato.

Tecniche di produzione: Ottenuto dalla trasformazione di latte ovino (può essere aggiunto del latte caprino) proveniente da pecore alimentati in pascoli naturali (dal sistema pascolo estensivo ancora ampiamente praticato) dell’altopiano del Poro, trova la sua forza oltre che nella genuinità del prodotto, anche nei metodi tradizionali di trasformazione e di stagionatura, dalle tecniche di lavorazione che non contemplano il riscaldamento della cagliata dopo la sua frantumazione, cui segue una più accurata e prolungata pressatura manuale per eliminare i residui di siero. La pasta è morbida e compatta il fresco, compatta e dura lo stagionato. Disponibile in forma cilindrica ma anche in forme particolari di peso variabile da 800 grammi a 3-4 kg, ha un diametro variabile tra 8 e 20 cm; un'altezza variabile tra 6 e 18 cm. La tecnica di produzione e di salatura è assai simile a quella del pecorino crotonese.

Uso gastronomico: il pecorino del Monte Poro può essere gustato a vari livelli di stagionatura e più è stagionato più è salato e piccante. Utilizzato in molti piatti a base di verdure, può essere consumato a tavola da solo con un buon pane locale, alla griglia il prodotto fresco, sui piatti tradizionali quello stagionato. Quindi si consuma fresco o stagionato, sia come formaggio da grattugia che da portata (in scaglie o cubetti), anche accompagnato da insaccati, pomodori secchi, conserve sott'olio d'oliva, grazie al suo sapore leggermente piccante. Quello stagionato può essere grattugiato e sostituito al parmigiano.

Di grande importanza è anche il Pecorino Crotonese, formaggio di pura pecora con 4 mesi di stagionatura, dal sapore piccante.  
Pecorino crotonese: la sua preparazione Un tempo il pecorino crotonese veniva prodotto con latte di pecora proveniente dalla razza Gentile di Puglia, più un terzo di latte caprino, particolarmente idoneo per la sua elevata quantità di grasso. Il rapporto di 2 a 1 nella mistura di latte viene ancora oggi perfettamente rispettato. Il pecorino crotonese viene quindi prodotto da latte misto ovi-caprino proveniente da due mungiture, al quale si aggiunge pasta di caglio. La cagliata così ottenuta viene riscaldata e nella fase di frugatura in fiscelle, possono essere aggiunti dei grani di pepe nero. L'impasto così ottenuto si mette ad asciugare per 3 o 4 giorni, segue la salatura a secco o in salamoia e maturazione di 40 o 50 giorni in ambiente fresco. La stagionatura del pecorino crotonese può durare anche fino a due anni, col tempo il formaggio diviene molto secco risaltandone il gusto sapido e piccante. Il pecorino secco viene consumato a tavola, come antipasto, insieme a pomodori secchi, salumi locali e ortaggi sott'olio tipici della cucina calabrese. Quello fresco viene consumato da ingrediente da cucina, grattugiato sui primi piatti conditi con sugo piccante di carne di capretto o d'agnello.
Pecorino crotonese: la sua diffusione e i luoghi di produzione. A diffondere e alla tutela del pecorino crotonese ci pensa L'A.P.O.C.C. L’Associazione Produttori Ovini Caprini della Calabria, ha come obiettivo primario la valorizzazione e promozione dei formaggi tipici del Crotonese per far conoscere la storia, le tradizioni e la cultura del territorio. A questo proposito l'A.P.O.C.C. è protagonista per il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (D.O.P) dell'Unione Europea. La zona di produzione e stagionatura del formaggio comprende l'intero territorio della provincia di Crotone e l'intero territorio amministrativo del comune di Andali, Belcastro, Botricello, Cerva, Cropani, Marcedusa, Petronà, Sellia, Sersale, Simeri Crichi, Soveria Simeri e Zagarise nella provincia di Catanzaro e dei comuni di Bocchigliero, Calopezzati, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Mandatoriccio, Mirto-Crosia, Paludi, Pietrapaola, S. Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza.




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